CINEMA: MOMENTO SNACK?

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Scaffali giganti grandi quanto una parete immensa, colmi di caramelle gommose di ogni tipo. Un tripudio di colori a prova di arcobaleno.

Patatine al formaggio, piccanti, speziate. E non scordiamoci dell’ampia gamma di salse a disposizione per accompagnare. Tramezzini, pizzette e hot dog per i più affamati.

Bibite di ogni genere.

Ma non stiamo scordando qualcosa?

Cosa accompagna lo spettatore nel viaggio attraverso la visione di un film dalla notte dei tempi? La risposta è scontata quanto inconfutabile: i pop corn.

Ma che storia c’è dietro questi semplici chicchi?

Spostiamo indietro le lancette dell’orologio di quasi un secolo. 1929. Grande Depressione. Impossibile non ricordare la pesante crisi economica e finanziaria che ha travolto l’economia mondiale, portando con sé importanti ripercussioni negli anni successivi.

Ma se crisi significa crescita, questo sconvolgimento ha portato ad una grande opportunità per i film e per il cinema. Chi non poteva più permettersi di andare a teatro, optò per i cinema ed i pop corn rappresentavano un piccolo lusso non difficile da permettersi. Oltretutto, per il poco prezzo, i chicchi di mais erano un prezioso investimento per i fornitori.

Da lì la tendenza che si è poi trasformata in un grande classico. Quanti di noi hanno consumato confezioni piccole, medie o grandi di pop corn al cinema prima ancora che apparisse il titolo del film sullo schermo. E quante altre hanno fatto corse durante gli intervalli per solleticare ancora il proprio palato.

Se il sensazionalismo del cinema colpisce la vista e l’udito, per gli altri sensi quali il gusto, il tatto e l’olfatto, ci sono i pop corn, elemento ormai complementare al grande schermo.

Chissà oggigiorno i fratelli Lumière per cosa avrebbero optato. Proprio loro, gli inventori del proiettore cinematografico, i pionieri nel settore.

E voi cosa mangiate mentre guardate i film, siete tradizionalisti o andate controcorrente?

                                                                                                       Isabella Baldoncini

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