CHIUDERE I TRIBUNALI

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Il fatto certo è che con questo virus ci dovremo convivere per molto tempo, tutto il resto invece è incerto.
Ogni giorno aumentano i contagi tra avvocati, giudici, cancellieri, ufficiali giudiziari impiegati e la paura aumenta di pari passo con il numero dei contagiati.
Ogni giorno le attività all’interno dei Palazzi di Giustizia si riducono e sia per gli operatori che per i cittadini che utilizzano il servizio giustizia, è uno stillicidio.
Le udienze si svolgono solo per indicare un rinvio e sostanzialmente la giustizia è paralizzata.
Agli stanchi riti che contraddistinguono da sempre la nostra giustizia ora si sommano gli inutili riti pandemici con l’unica funzione di stabilire una remota data in cui, forse, si celebrerà un’udienza.
E questo sia nel penale che nel civile.
Attività inutile e pericolosa che in questo momento dovrebbe essere evitata.
Certo nelle sezioni penali alcune attività – convalide di arresti e direttissime – si dovranno svolgere inevitabilmente; ma da remoto.
Nelle sezioni civili tutto da remoto.
La tensione e l’angoscia che presidia le nostre giornate non può trovare spazio nei nostri Tribunali dove, al contrario, è indispensabile da parte di tutti gli operatori la massima serenità.
Domenico Nucci

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