I lettori di informarezzo ricorderanno come io abbia stigmatizzato la spesa che il Comune di Arezzo sotto la amministrazione di Ghinelli ha fatto (fuori del territorio di Arezzo) a febbraio di questo anno per far impaginare e stampare l’opuscolo celebrativo dell’operato della giunta.
Spesa individuata nelle delibere di giunta come superiore a € 70.000, per realizzare 2.000 copie dell’edizione di lusso stampa in oro e copertina rigida e 50.000 copie dell’opuscolo volgare. Numeri a memoria, ma non penso di sbagliare di molto.
Non mi sono stupito di non averlo ricevuto, anche se mi immaginavo un ulteriore costo per decidere di non inviarlo ai detrattori della allora e attuale amministrazione.
Ma qualcosa mi suonava strano e ho provato a chiedere a contatti del mio telefono se l’avevano ricevuto, scegliendo capo-famiglia residenti nel comune: la grande maggioranza non ha ricevuto l’opuscolo.
Io non sono giornalista investigativo anzi non sono giornalista e ancora meno un investigatore, ma mi pare ci sia qualcosa di scabroso.
Ci fosse una opposizione seria al Comune di Arezzo approfondirebbe questo tema, per capire cosa è successo ad alcune decine di migliaia di euro della cittadinanza.
E’ che dopo è esploso il caso Coingas e quello del Breda, e a quel punto chi glielo faceva fa di spedire i dépliants sulla buona amministrazione? Sapevano che gli aretini avrebbero riconosciuto il tocco dei fuoriclasse e li avrebbero votati in massa.
(P.S. i bambini che mandano gli auguri di Natale al sindaco col disegnino titolato “Arezzo città del Natale” andrebbero sterminati; i genitori sterilizzati).