Centro anti violenza di Arezzo, sono 307 le donne accolte dall’inizio dell’anno

0
Domestic Violence

ASSOCIAZIONE PRONTO DONNA – CENTRO ANTIVIOLENZA
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’associazione PRONTO DONNA ha presentato i dati relativi all’attività del centro antiviolenza nel corso dell’ultimo anno.
“Dedichiamo questa giornata a tutte le donne vittime di femminicidio ed in particolare a Martina Rossi”- afferma Loretta Gianni, Presidente di Pronto Donna – “un gesto simbolico
che di certo non potrà alleviare il dolore per la perdita di una figlia ma che riteniamo importante per rinnovare il nostro NO ad ogni forma di violenza sulle donne”

Dall’inizio dell’anno ad oggi il Centro Antiviolenza ha accolto la richiesta di aiuto di 307 donne, di cui 15 sono state orientate verso altri servizi del territorio, 2 verso gli Sportelli
della Rete Sportelli Ascolto Donna (promossa dall’Amministrazione Provinciale di Arezzo) e 290 sono state accolte presso il Centro Antiviolenza nelle sede di Arezzo o nel Punto di Ascolto di Foiano – riporta Elisa Serafini, Direttrice di Pronto Donna- rispetto alle annualità precedenti rileviamo un aumento del numero di donne accolte al Centro Antiviolenza (290 ad oggi), dato in controtendenza rispetto alle annualità caratterizzate da una lieve flessione nel periodo di emergenza sanitaria (267 nel 2021, 269 nel 2020 e 290 nel 2019) e un aumento delle richieste di intervento in emergenza, ad oggi 37 richieste di cui 25 accolte nella struttura di emergenza prevista nel programma provinciale antiviolenza (nel 2021 erano state 27, nel 2020 21 e nel 2019 17). Questi dati confermano che la lieve flessione che avevamo registrato era principalmente dovuta ai periodi di lock-down, coabitazione forzata e limitazioni di movimento che avevano
reso più difficile l’accesso delle donne al Centro Antiviolenza, e aggravato talune situazioni.
I dati delineano una situazione grave e allarmante. Certo nel nostro territorio esiste una Rete Provinciale Antiviolenza che negli anni ha costruito interventi strutturati e di sostegno, è importante riconoscere questo ma anche continuare a costruire. Le donne che hanno il coraggio e la forza per denunciare raramente hanno il giusto riconoscimento delle violenze subite e l’adeguata protezione e il sostegno necessario per continuare nel loro percorso di libertà. Troppo spesso non vengono credute e vengono additate loro come responsabile delle violenze subite. Ancora molto dobbiamo fare per rendere loro giustizia e il primo passo per farlo è prendere posizione nominando la violenza e le ingiustizie che continuano a subire nel faticoso e doloroso percorso di uscita dalla violenza.”
“In Casa Rifugio abbiamo accolto 7 donne e 6 minori, per un totale di 929 notti – afferma Angela Greppi coordinatrice della Casa Rifugio e altri nuclei non li abbiamo potuti accogliere per mancanza di posti”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here