Quando mi laureai,nel 1970, mio nonno (classe 1886), docente in scienze economiche e insegnante di ragioneria di conclamata bravura mi volle parlare .Inizio’ con la solita frase diciannovesimo secolo ”Carissimo il mio nepote..e dopo un lunghissimo discorso sull’importanza dello studio, del lavoro, del sacrificio e del risparmio, mi consegno’ tre o quattro fogli che sembravano quelli formati da francobolli o marche da bollo che ancora oggi esistono nei negozi di rivendita. Erano 300.000 lire di buoni del tesoro, con le cedole per gli interessi. ”Da oggi sei un italiano che risparmia e mettera’ a frutto i suoi studi con il lavoro.’ Una specie di iniziazione, insomma.
Io presi i buoni del tesoro, ringraziai e salutai ‘il mio unico avo vivente’, come lo chiamavo con grande suo compiacimento, con la garanzia che avrei fatto tesoro dei suoi preziosi consigli.
All’epoca possedevo una macchina forse adatta a uno studente alternativo, ma non a un avvocatino con ambizioni universitarie, una Topolino C Fiat 1948, con carrozzeria bicolore, nera e giallo crema, con iniziali nel riquadro sullo sportello sinistro. Tinteggiatura opera dell’anche allora inesauribile Patrizio Bertelli che in un pomeriggio assolatissimo di luglio me l’aveva trasformata, godendo come un matto della sua idea.
Andai dal concessionario Citroen e consegnai le 300.000 lire di anticipo per l’acquisto di una Dyane 6, macchina simpatica e dignitosa. Poi firmai una fila di cambiali, le prime e le ultime della mia vita, da 20.000 lire al mese.
Il ricordo conferma che 50anni fa, con la conversione fisica dei BOT, che producevano interessi, essi gia’ corrispondevano a moneta corrente .
Così’ il debito diventava opportunita’ di spesa, teneva alti i consumi, favoriva i risparmiatori che volevano tesaurizzare, per la bonta’ dell’investimento già’ denaro corrente, favoriva gli investimenti dello Stato e il suo indebitamento, che se ben direzionato è’ la vera leva per la crescita reale.
E’ il debito, la sua corretta acquisizione da parte del risparmio privato interno, attraverso l’abolizione della banca universale, (che oggi permette di spolverare i risparmi da parte di tutti i peggiori speculatori del mondo), il segreto di pulcinella per uscirne.
Cosa arcinota e taciuta,o peggio, ignorata.
Ecco perché la storiella improponibile dei minibot è un vero assist alla finanza che ci rovina e da’ nuovo impulso alla associazione privata Unione Europea e ai suoi proprietari e controllori.
Ecco perche’ peggio di un nemico che ti vuole uccidere per l’utile suo c’e’ soltanto uno pseudopaladino che per i suoi interessi finge di difenderti o peggio non sa difenderti per la sua inadeguatezza.
Maurizio Bianconi
Bagnai, Borghi, Rinaldi… grandi scienziati dell’economia che hanno studiato profondamente i motivi dei nostri problemi e le possibili soluzioni. E così studia che ti studia hanno trovato la soluzione già adottata in Argentina: los PATACONES!!! (un nome un destino) che qui si chiamerebbero MINIBOT.
Il problema è che mentre studiavano non hanno fatto in tempo a vedere come era andata a finire in Argentina (un disastro) perchè dovevano andare a qualche talkshow a farsi sputtanare da Marattin.
https://it.wikipedia.org/wiki/Patac%C3%B3n_(bond)
io le cambiali non so neanche come sono fatte e non ho mai preso un mutuo in vita mia nè ho mai rateizzato un pagamento. Stimolare la crescita con il debito è come gonfiare un palloncino dentro a un cespuglio di rovi spinosi: prima o poi scoppia (più prima che poi).
Da che mondo è mondo se uno (persona o nazione è uguale) vuol vivere tranquillo non dovrebbe indebitarsi, anche se deve accontentarsi di una Topolino e rinunciare a una Diane (peraltro orrenda rispetto alla Topolino che nel 1970 era già d’epoca).
Il vero male profondo del nostro Paese, una vera e propria depressione collettiva, è iniziato nel 2008 con una stra-annunciatissima crisi del mercato immobiliare. Negli USA era già successo svariate volte che il valore degli immobili diminuisse… in Italia mai; la casa, il mattone, bene rifugio e investimento prediletto dagli italiani, non aveva mai e dico MAI perso valore. Negli USA succedeva ciclicamente e anche a zone che una crisi (tipo quella dell’automotive nell’area di Detroit) faceva perdere il lavoro a tot persone; queste ne trovavano un altro (grazie alla flessibilità di quel sistema lavorativo) ma con retribuzione inferiore e non sufficiente per pagare il mutuo della casa, con il grave problema però che la banca non poteva rifarsi sulla casa in quanto il suo valore era dimezzato dalla crisi… in quel caso l’indebitato “falliva”, perchè in America falliscono anche le persone fisiche.
Adesso conosciamo anche noi quel film, e in maniera più devastante perchè non ci eravamo abituati: indebitarsi con la garanzia di una casa che, per la prima volta nella nostra storia, ha visto il suo valore crollare spaventosamente (le aste giudiziarie svendono appartamenti più che decenti a 30.000 euro!) e da 11 anni non ci prova neanche un po’ a tornare su.
E questi scienziati danno la colpa all’euro…
L’Europa (con gli stati “amici” di Salvini in testa: Ungheria, Austria, Polonia, ecc.) fa benissimo a dirci quello che la formica disse alla cicala:
La formica le chiese: “Io ho lavorato duramente per accumulare tutto ciò; tu invece, che cosa hai fatto durante l’estate?” “Ho cantato” rispose la cicala. La formica allora esclamò: “E allora adesso balla!” [Esopo]
E quando i nostri governanti dicevano: “vedrete che con le europee questa Commissione dell’austerity andrà a casa e quella nuova ci farà sforare il debito quanto vorremo!”… e invece la maggioranza che è scaturita dalle elezioni è ancora più rigorista di quella precedente, visto che ai popolari e ai socialisti si sono aggiunti i liberali che in quanto a rigore non scherzano…
siamo governati da furboni bravissimi a “comprare” voti con promesse irrealizzabili e poi, delle poche cose che dicono e fanno, non ne azzeccano una… compreso la super-cazzata dei mini-bot.
Ogni giorno l’Italia ha bisogno che qualcuno compri un miliardo di euro del suo debito… OGNI GIORNO. Non esiste altro modo per uscirne che guadagnare la fiducia di chi finanzia il nostro debito e cercare di ridurre il debito stesso con tutte le nostre forze, sia rinunciando al superfluo che lavorando di più (perchè al denominatore del rapporto debito/PIL c’è proprio il PIL che dipende dalla nostra produttività)… ogni altra strada ci porterà alla fame, quella vera!
Orto, Polli, Fucile.
Bagnai e il Rubicone: alea iacta est.
Ovvero l’attacco di Bagnai all’Europa mafiosa e a tutti i cittadini dei 27 stati (Italia esclusa) che la compongono.
Lo disse Cesare passando il Rubicone e marciando su Roma con le legioni.
Capiva bene Cesare, che quella decisione non avrebbe avuto un ritorno. L’ora delle decisioni irrevocabili, avrebbe detto un emulo 2.000 anni dopo.
Entrambi pagarono a caro prezzo, cioè con la loro vita quella scelta, ma il prezzo piu’ alto, come sempre, lo pagò il popolo.
Credo che oggi Bagnai abbia preparato il terreno per attraversare il Rubicone.
Se qualcuno crede che finirà bene, è proprio un pollo, ma son prontissimo a credere che il popolo adorante il condottiero, esulterà come sempre. E come sempre alla fine, lo accuserà di tutto.
La storia si ripete, prima in tragedia e poi in farsa. D’altra parte accostare Salvini a Cesare (e mi fermo) ci fa sentire di assistere alla rivista dell’avanspettacolo!