Banca Etruria, risparmiatori: vogliamo gli atti della commissione di inchiesta

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Roberto Rossi alla cerimonia di inaugurazione del nuovo canile di Arezzo

Mentre i risparmiatori truffati di Banca Etruria si leccavano le ferite per l’ennesima doccia fredda per lo slittamento di un anno del processo di Appello a Firenze, l’ex procuratore di Arezzo posava sorridente all’inaugurazione del nuovo canile della citta’. La vicenda Banca Etruria e’ ancora oggi una ferita aperta e dolorosa per tanti aretini. Gente comune, cittadini perbene, che hanno visto azzerati i soldi risparmiati in una vita di duro lavoro e che a distanza di anni, troppi anni, non hanno ancora ricevuto giustizia.

Roberto Rossi in audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sulle banche

Roberto Rossi, oggi procuratore generale di Ancona, e’ stato personaggio centrale nell’affaire di Banca Etruria, “la banca degli aretini” e uno dei principali responsabili delle ferite che tanti risparmiatori portano, ben aperte e sanguinanti, ancora oggi sulla loro pelle. L’ex uomo forte della procura, proprio per la sua inerzia nel richiedere lo stato di insolvenza della banca, ed evitare che tanti risparmiatori vi perdessero i loro soldi, nel 2017 e’ stato chiamato sul banco degli imputati dalla commissione parlamentare sul fallimento della banca con un’accusa molto circostanziata: aver omesso elementi importanti dell’indagine su Pierluigi Boschi, vicepresidente della banca e aver perso tempo nell’avviare l’azione penale. Rossi, si legge nelle carte della commissione d’inchiesta, “nonostante i ripetuti avvisi e gli esposti presentati dagli ispettori di Banca d’Italia, avrebbe ritardato qualsiasi intervento a tutela dei risparmiatori.”

Una esitazione dettata pare dai buoni rapporti intessuti con Boschi padre, vicepresidente di Banca Etruria e Boschi figlia, all’epoca ministro del governo Renzi. E’ proprio di quel periodo infatti la nomina di Rossi a consulente del governo, incarico che gli costa un procedimento disciplinare e una sonora bocciatura del Consiglio Superiore della Magistratura che non esito’ a rimuoverlo dalla posizione di procuratore capo di Arezzo. Rossi si salvo’ in corner, grazie al Consiglio di Stato, che ribalto’ incredibilmente la doppia bocciatura, di CSM e Tar.

A distanza di anni dal crack di Banca Etruria la delusione dei risparmiatori e’ ancora tanta, motivata soprattutto dal fatto che dopo anni di processi i responsabili sono stati tutti archiviati, assolti o prescritti. Una amarezza che ha spinto i risparmiatori delusi dalla giustizia a chiedere di desecretare gli atti della commissione di inchiesta su Banca Etruria. Se cosi’ fosse, ne vedremo delle belle.

3 COMMENTS

  1. Ogni cosa che avviene ha uno scopo preciso nel creato, quando la giustizia umana non funziona, DIo (od il destino per gli atei), presenta il conto agli avidi con infinite disgrazie e sfortune di ogni genere già in questa vita. E tra gli avidi ci stanno senza dubbio alcuni magistrati che farebbero meglio a stare ben nascosti.

  2. Matteo Salvini in diretta: “Cosa vedo in Maria Elena Boschi? La complicità in un governo che ha rovinato centinaia di migliaia di risparmiatori” (2019)
    ed ancora:
    “Non è possibile mandare alla fame 140 mila persone per salvare quattro banchieri”. Incontenibile il leader della Lega Matteo Salvini al suo arrivo in Corso Italia, davanti alla sede storica di Banca Etruria, per il presidio organizzato dal suo partito. “L’Italia ha dato 60 miliardi per le banche degli altri paesi, salvare le banche greche e tedesche e poi far fallire quelle italiane”.

    Ancora Salvini: “Dov’era la vigilanza, dov’erano i controllori? Cosa hanno controllato? Vogliamo i nomi e i cognomi di quelli che sono stati finanziati dalla Banca dell’Etruria, non vorremmo che ci fosse qualche partito”.

  3. Finalmente una testata che dice come stanno le cose. Gran parte dei manager hanno ricevuto prestiti milionari mai restituiti e grazie al “palo” Roberto Rossi, la rapina in banca è andata a buon fine.

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