Se è vero che la Giustizia è un servizio essenziale del Paese non si capisce perché gli operatori dei Tribunali che si sono vaccinati abbiano creato tanto scandalo.
Nessun avvocato cancelliere giudice ha spinto l’ottantenne e gli è passato avanti.
Nessun operatore della Giustizia che ha fatto il vaccino rappresenta l’Italia dei furbetti.
Nessuno ha mostrato all’infermiere il tesserino “casta Giudiziaria”.
Nessun avvocato ritiene di essere in diritto di vaccinarsi prima degli ottantenni e quindi se gli anziani non ricevono il vaccino non è certamente colpa degli avvocati.
Se la prendano con Giani.
Potrei soprassedere alle polemiche e al populismo di molti che odiano gli avvocati, ormai è un classico!
Ma mi spiace vedere e sentire colleghi avvocati che vigliaccamente si gettano nella polemica e fanno i santarellini sostenendo… prima gli altri!
I Tribunali sono affollati di persone; imputati, testimoni e operatori; e il servizio è essenziale.
Per quanto mi riguarda non sono riuscito a vaccinarmi, (mi andava bene anche un vaccino studiato e prodotto in Burundi), ma quando il vostro Giani riaprirà agli avvocati farò una corsa e questa volta ce la farò.
Domenico Nucci
Certo nessuno ha spinto l’ottantenne, ma se c’erano 10 dosi di vaccino e 9 sono andate agli avvocati, casomai 30enni e per loro fortuna in buona salute, e’ stato peggio di una spinta, che discorsi.
E le cassiere del supermercato, che distribuivano il cibo anche quando tutto il resto del paese era inchiavardato? Sono forse meno essenziali? I giudici (non gli avvocati) fanno stringere le chiappe e solo per questo hanno avuto il vaccino. Perchè io so io e voi non siete un cazzo!
Secondo me non c’è ragione nel considerare privilegiato qualcuno che si è vaccinato. Come non c’è discussione sul fatto che le cassiere avrebbero pieno diritto a sentirsi sottovalutate dalla mancata vaccinazione.
Però l’ Avvocato: “Potrei soprassedere alle polemiche e al populismo di molti che odiano gli avvocati, ormai è un classico!” ma qualche riga sotto “Se la prendano con Giani”, addirittura “il vostro Giani”. Insomma, da qualche parte, dove uno preferisce o dove più conviene, questo odio va lasciato sfogare, possibilmente sempre lontano dai propri paraggi.
Non mi sembra corretto affermare di poter soprassedere sull’odio verso la categoria (mi dissocio decisamente da questa forma del sentimento , si può odiare un avvocato, non la categoria tutta), per poi indicare dove questo stesso sentimento andrebbe diretto.
Ho cercato di motivare l’infondatezza del concetto di privilegio in questo campo in un commento ad un articolo di un Dirigente scolastico: “Oltre il digital divide”.