Questo il testo dell’intervento durante l’assemblea dei soci Estra
“I Soci Consiag S.p.A. e Intesa S.p.A., rispettivamente rappresentate dall’amministratore unico Nicola Perini e dal Presidente del consiglio di amministrazione Davide Rossi, esprimono profonda preoccupazione per l’indagine penale che, seppur riguardi il dott. Francesco Macrì quale persona fisica, è esclusivamente collegata al ruolo di quest’ultimo quale Presidente di Estra S.p.A. e, in particolare, a determinate operazioni compiute dalla società nonché alle autonomie gestionali e di spesa del Presidente.
A ciò si aggiunga che, a causa della provvisoria contestazione al dott. Macrì del reato di peculato, la Procura della Repubblica ipotizza delle condotte del Presidente del C.d.A. di appropriazione o distrazione di beni o risorse della società per fini personalistici – o comunque estranei all’interesse sociale – con conseguente danno, economico oltre che di immagine, per Estra S.p.A.
Occorre ricordare che, anche laddove non si ritenesse la figura del Presidente inquadrabile tra i soggetti pubblici, e dunque non configurabile il reato di peculato, tali condotte distrattive e/o appropriative – se realmente poste in essere – costituirebbero comunque ipotesi di reato in danno di Estra S.p.A., e per le quali i Soci si riservano sin d’ora ogni iniziativa volta alla tutela del patrimonio sociale e di immagine della società partecipata.
Con riferimento alle spese inerenti sponsorizzazioni e/o consulenze, infatti, possiamo presupporre l’applicazione, sul piano formale, di corretti procedimenti di spesa, ma per le quali un ex soggetto apicale di Coingas S.p.A. pone in forte dubbio l’inerenza o vantaggio di Estra S.p.A., avvalorando la tesi di una gestione personalistica – anche solo in parte – di predette spese.
Non ci sfugge certamente la delicatezza dell’argomento e il fatto che si possano determinare conflitti di interesse all’interno del consiglio di amministrazione e tra gli interessi di Estra S.p.A. e dei suoi Soci e quelli della persona indagata; ciononostante e in virtù di quanto sopra, si chiede che il consiglio di amministrazione ponga in essere con urgenza tutte le possibili iniziative volte all’approfondimento e alla comprensione dei fatti oggetto di indagine, analizzando asetticamente e criticamente le predette operazioni e informando senza indugio il Collegio Sindacale e i Soci laddove emergessero condotte gestionali “personalistiche” o, comunque, condotte prive di una chiara inerenza o vantaggio per Estra S.p.A.
Occorre inoltre sottolineare, anche in virtù di quanto emerso da alcuni interventi usciti sulla stampa negli ultimi giorni, che la nomina del dott. Macrì nel C.d.A. di Estra S.p.A. è stata effettuata unicamente ed esclusivamente dal Socio Coingas S.p.A., come da Statuto; parimenti, per quanto riguarda la nomina dello stesso quale Presidente del C.d.A., la nomina è stata effettuata dal Consiglio di Amministrazione su indicazione univoca ed esclusiva del Socio Coingas. S.p.A., come da Patti Parasociali. È pertanto alla sola discrezionalità e volontà del Socio Coingas S.p.A. che deve imputarsi ogni valutazione sul merito e opportunità della rinnovata nomina del dott. Macrì.
Tutto ciò premesso, i Soci Consiag S.p.A. e Intesa S.p.A. chiedono, al Socio Coingas S.p.A., di effettuare la nomina di un nuovo componente del Consiglio di Amministrazione, che possa rivestire anche la nomina di Presidente, in sostituzione del dott. Macrì, la cui presenza in Estra S.p.A., allo stato, viene ritenuta come lesiva all’immagine e alla reputazione della società; tale invito, peraltro, risulta essere avvalorato dalla necessità di fornire alla società, all’alba di un triennio gestionale di particolare rilevanza, la dovuta serenità per operare le migliori scelte strategiche e operative, nell’interesse dei Soci e di tutti i numerosi stakeholders”.