Tracchi: “non ci faremo intimidire dai neofascisti. Ogni iscritto ne terrà conto”
Aquila e fascio littorio sulla porta della Cgil di Camucia
Dichiarazione del Segretario provinciale Alessandro Tracchi
Una bandiera con l’aquila e il fascio littorio. Appesa con 4 pezzi di nastro adesivo all’ingresso della nostra sede di Camucia. Qualcuno dirà: è una ragazzata. Qualcuno dirà: è un episodio isolato. Noi diciamo che la maturazione antifascista del nostro paese non è compiuta. Chi fino all’ottobre dello scorso anno non condivideva questa valutazione, ha dovuto assistere all’assalto fascista della nostra sede nazionale a Roma e alla devastazione del piano terra. L’8 ottobre la Cgil e si sindacati europei saranno in piazza a Roma non solo – come ha sottolineato Landini – per dire mai più fascismi ma per rappresentare un’idea di Paese e per richiamare la necessità di mettere al centro i temi del lavoro e della solidarietà.
La Cgil di Arezzo denuncerà alla magistratura quanto accaduto stanotte a Camucia ma intanto vogliamo riaffermare che non ci lasciamo intimidire e che la Cgil non ha collocato l’antfiascismo sullo scaffale della storia. E’ un valore che fa parte della sua identità e, ovviamente, non facciamo finta di non vedere che questo atto si è verificato all’antivigilia del voto del 25 settembre. Non spetta a noi dire quale fosse l’intenzione di chi ha imbrattato la sede della Cgil con il simbolo del fascio littorio. Possiamo solo dire che questo gesto rafforzerà lo spirito antifascista di tutti gli iscritti al nostro sindacato che domenica andranno al voto. Il vento che gonfia le nostre vele soffierà più forte.
Quello che stamattina gli operatori e gli utenti della sede CGIL di Camucia si sono trovati davanti, vedendo insegne fasciste appese nella loro porta, è un affronto intollerabile che richiede una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche.
Questo gesto ha due ineludibili aggravanti. La prima è che è stata scelta la porta di un sindacato per appendere tali insegne in un momento in cui i lavoratori di tutte le categorie hanno assoluto bisogno di vicinanza e risposte per affrontare un periodo così delicato.
La seconda è che siamo a tre giorni da una tornata elettorale che rappresenta una scelta di campo per il nostro paese. Si può scegliere di abbracciare il progresso ed il futuro oppure di tornare indietro 80 anni così come sono coloro che hanno attaccato quelle insegne.
Esecrare un gesto così sfacciato di matrice neo fascista è un dovere di tutti coloro che rappresentano le istituzioni ed ancora di più di ogni comune cittadino che ha a cuore la conservazione della nostra Democrazia attraverso la difesa della Costituzione che è esplicitamente ANTIFASCISTA.
Tutta la nostra solidarietà alla CGIL Valdichiana Aretina.
PD Cortona