Scrivo da ex industriale delle confezioni. Molti tra di voi mi conoscono come tale, anche se ormai da alcuni lustri ho lasciato il settore.
Ogni giorno si legge della situazione sempre piu’ disperata per gli approvvigionamenti dei sistemi di sicurezza. Non conosco i numeri reali sulle mascherine per uso sanitario, ma so che esiste un problema reale.
So anche e con certezza, che in provincia di Arezzo abbiamo i mezzi, le conoscenze e la capacità per dare una mano, soprattutto se il mondo intero dovesse richiedere questi strumenti e se le attuali produzioni non dovessero bastare.
Tenere indenni i nostri medici e i nostri paramedici, è il prerequisito per uscire da questo tunnel. I nostri paramedici se le stanno cucendo in casa da soli. Aiutiamoli adesso!
Usiamo le nostre catene e se non basta riapriamo le catene che sono chiuse e facciamo una riconversione industriale al volo e di emergenza.
Troviamo la materia prima necessaria e iniziamo la produzione. Facciamo un modello elettronico su cad e “piazziamolo”. Un solo taglio automatico ne potrebbe tagliare 50mila al giorno e forse piu’.
Con le sole macchine piane che abbondano in tutte le linee e con le operaie ben distanziate, si può dare una svolta al problema.
Ci sono industriali e tecnici che ne hanno la competenza. Io stesso saprei farlo e se avessi ancora l’azienda attiva lo avrei fatto.
Serve solo volerlo. A disposizione di chiunque sia disponibile a rimboccarsi le maniche!
Se non ora… quando?
Paolo Casalini
(373 5521620)