CERTE AFFERMAZIONI ED AZIONI DELLA CHIASSAI NON CONVINCONO E FORSE E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI MAGGIORE CHIAREZZA
Meno male che i social permettono di reperire le dirette streaming delle riunioni e così non ci siamo persi la performance della nostra Silvia Chiassai Martini in merito alla vicenda rifiuti e Podere Rota.
Per mesi le abbiamo chiesto delle risposte sulle sue intenzioni e finalmente le abbiamo avute. Obbiettivamente abbiano anche imparato qualcosa. Abbiamo imparato, ad esempio, che l’inceneritore di San Zeno – per il quale è già previsto l’ampliamento – non crea problemi per il territorio e la popolazione ed è quindi bene investirci su.
Abbiamo appreso che lei è contraria al prolungamento della vita della discarica di Podere Rota ma che quei cattivoni di sindaci del centro destra e del centro sinistra hanno già fatto un accordo in tal senso. Accordo che sarà reso noto solo dopo le elezioni del 26 maggio prossimo.
Ci ha informati che in sede di ambito territoriale (ATO) porterà un’istanza diversa appena avrà il tempo di andarci visto che all’ultima riunione svolta non c’era né aveva delegato qualcuno a rappresentarla. Però è pessimista sull’esito poiché Regione Toscana è maligna e vuole assolutamente andare avanti.
Quando qualcuno le ha ricordato che il compito primario di delineare un Piano dei rifiuti spetta all’ATO presieduto dall’amico sindaco di Arezzo Ghinelli, ha, in maniera signorile, sorvolato. La Regione Toscana è cattiva a prescindere soprattutto in tempi di campagna elettorale.
Così come ha sorvolato sull’intervista concessa qualche giorno addietro ad un quotidiano locale dal suo assessore comunale alle pari opportunità il quale sosteneva (e pareva ben informato e d’accordo) che non ci sarà un “allargamento” (?) di Podere Rota ma solo una “proroga” di esercizio. Che, a nostro modesto parere, vuol dire allungamento della vita al 2024 o al 2027. Può darsi che ci sbagliamo perché la neolingua di Chiassai Marini e della sua giunta ha mille sfumature.
Ha rivendicato, infine, la scelta di cedere la quota di partecipazione del Comune di Montevarchi in CSA Impianti quale prova della sua determinazione.
Noi aspettiamo di vedere chi si farà avanti per acquisirla e dopo daremo un giudizio su quale fosse la reale determinazione di Chiassai Martini. La quale, peraltro, non spiega ai cittadini come intenda riorganizzare il servizio di raccolta dei rifiuti e di spazzatura a Montevarchi che non ci pare efficientissimo.
Non spiega come si potrà fare a riportare a livelli decenti la raccolta differenziata proprio per evitare il conferimento in discarica di rifiuti che potrebbero avere una vita diversa. Perlomeno sembra aver smesso di rifilarci la bufala dei cassonetti intelligenti e della tariffa puntuale che SEI le ha raccontato.
A proposito dei cassonetti intelligenti le segnalazioni dei cittadini dimostrano che fare la differenziata così è impossibile.
Da “Alice nel paese delle meraviglie” per oggi è tutto.
(Gruppo Consiliare Avanti Montevarchi)
E’ dannoso, fuorviante,
inutile e pure spregiudicato far ripartire la battaglia fra i cittadini
del Valdarno Aretino e quelli della zona di San Zeno ad Arezzo, facendo
FINTAMENTE credere che il raddoppio dell’inceneritore AISA consenta una
rapida chiusura (o impedire l’ampliamento) della discarica di Podere
Rota…perchè semplicemente NON E’ VERO. Si tratta del classico, vecchio
e stantio DIVIDI ET IMPERA, dal quale uscirebbero sconfitte le
popolazioni dei due territori e vincitori i politici e le aziende di
gestione…L’operazione è stata magistralmente portata avanti, intendo
quella di mettere i valdarnesi CONTRO gli aretini, dal Ghinelli e dal
Chienni, con la regia dell’abile Sacchetti, per la felicità di AISA,
CSAImpianti e naturalmente dell’area fiorentina che potrà
tranquillamente continuare a non essere autosufficente dal lato
impiantistico. Sono fortemente amareggiato perchè nel “trappolone
Ghinelli” è cascata pure la Chiassai, la quale credevo fosse più
lungimirante e attenta alle dinamiche del territorio provinciale
complessivamente inteso.
INFATTI, il raddoppio della
potenzialità termovalorizzatrice di San Zeno servità ESSENZIALMENTE a
smaltire i rifiuti indifferenziati del Valdarno Aretino, che libereranno
spazio a Podere Rota, così da poter qui continuare a trattare
tranquillamente i rifiuti indifferenziati di ATO Centro, soprattutto
Valdarno Fiorentino e Val di Sieve. Il tutto si risolverà in un SEMPLICE
e BANALE spostamento di rifiuti all’interno del nostro ambito ATO
Toscana Sud (dal polo di Podere Rota al polo di San Zeno) PER LASCIARE,
ANCORA, A DISPOSIZIONE DI ATO TOSCANA CENTRO L’IMPIANTISTICA DI PODERE
ROTA. In realtà, quindi, il RADDOPPIO del cancrovalorizzatore di San
Zeno è PROPEDEUTICO al successivo ampliamento di Podere Rota…