Aggressione in piazza s. Jacopo: individuati e denunciati gli autori del gesto.

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Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Arezzo, hanno identificato e deferito alla competente Autorità Giudiziaria gli autori dell’aggressione avvenuta nel corso della tarda serata precedente in pieno centro storico ai danni di un ventisettenne, che ha riportato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.

Per motivi con ogni probabilità riconducibili a questioni di natura amorosa ed a seguito di un diverbio con un uomo di origini marocchine, sarebbe stato dapprima vittima di un’ aggressione da parte di più soggetti, i quali lo avrebbero colpito con calci e pugni intorno alle ore 22.30 nei pressi di Piazza Sant’Agostino. In seguito a questo primo episodio è riuscito a scappare, ma è stata poco dopo raggiunto nella zona di piazza San Jacopo, dove lo avrebbero colpito alle spalle. Denunciato un marocchino, classe 1997, che tramite l’utilizzo di un collo di bottiglia, lo ha colpito al capo, al collo e ad un orecchio, mentre un tunisino del 2003, con l’ausilio verosimilmente di uno strumento da taglio, lo ha ferito alle braccia.

Gli aggressori sono fuggiti subito dopo aver compiuto il gesto, facendo perdere le proprie tracce, mentre la vittima, grazie al tempestivo ausilio dei soccorsi, è stata ricoverata al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Donato.

L’immediata attività di polizia giudiziaria posta in essere dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha portato all’individuazione di tre aggressori che sono stati deferiti per il reato di lesioni personali aggravate dall’utilizzo di strumenti atti ad offendere. Con riferimento alla prima aggressione avvenuta in piazza Sant’Agostino è stata riscontrata anche la partecipazione di un soggetto di origini palestinesi, il quale viene indagato per il reato di lesioni personali aggravate in quanto commesso da più persone riunite.

Benché dal punto di vista cronologico il fatto possa collocarsi in prossimità del termine della Prova Generale della Giostra del Saracino, le indagini hanno escluso alcun tipo di collegamento tra l’episodio descritto e la manifestazione.

Sono in corso ulteriori approfondimenti volti all’accertamento ed identificazione di eventuali ulteriori responsabili.

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