ADESSO – RIFORMISTI per SANSEPOLCRO
Ieri sono apparsi articoli di giornale e titoli di prima pagina in cui veniva riportato che non ci sarà più bisogno del doppio abbonamento nelle nostre zone. Purtroppo, la notizia è solo parzialmente corretta. Ricapitoliamo. Nel Consiglio Comunale del 28 Gennaio scorso, con una mozione la nostra capo gruppo
portò all’attenzione della giunta comunale il problema di molti studenti e lavoratori, residenti in Toscana che studiano o lavorano in Umbria. Per il mancato accordo tra le aziende di trasporti tra
Toscana ed Umbria, lo scorso anno i pendolari sono stati costretti a pagare il doppio abbonamento, con un rialzo del costo anche fino al 70%.
In questi giorni, le due aziende, grazie ad una delibera proposta dall’assessore toscano ai trasporti e mobilità, Stefano Baccelli, hanno ridistribuito alcune delle loro tratte, in modo che il viaggio di andata e ritorno tra due regioni appartengano alla stessa azienda regionale (o umbra o toscana) e quindi occorrerà solo un abbonamento per quella tratta. È questo il caso della tratta Sansepolcro–Città di Castello, per esempio.
“Purtroppo, questo accordo non vale per la totalità delle tratte. Infatti, per andare da Santa Fiora o da Anghiari o da Pieve Santo Stefano a Città di Castello occorreranno sempre due abbonamenti, in quanto l’accordo appena stipulato non prevede quelle tratte.” – dichiara Roberto Pancrazi di ADESSO.
“Per quanto sia un primo passo, comunque importante, il nuovo accordo non risolve tutti i problemi dei pendolari delle nostre zone. Ricordiamo che la nostra mozione non venne votata in consiglio ma fu passata in commissione servizi e affari generali, ma la commissione poi, non ha mai affrontato questo tema in questi sette mesi ormai trascorsi. Ci auguriamo che la maggioranza e la giunta possano finalmente farsi sentire
per portare la voce dei cittadini a chi, evidentemente, non ha ben chiara la situazione dei trasporti locali della nostra zona per poter risolvere in modo definitivo una questione che è solo un cavillo burocratico che danneggia solo i pendolari” – chiude Pancrazi