ABOLIRE GLI ASSESSORATI ALLA CULTURA

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Ad Arezzo la sinistra e la destra ci stanno stressando su chi è più colto.

Noi abbiamo fatto tanta cultura con pochi soldi, noi abbiamo fatto cultura di qualità e questa costa. Si sa.
La lirica fa più cultura della pittura e via con questa musica.
Gli assessorati alla cultura nei Comuni, nelle amate Regioni sono strutture piuttosto imponenti dove operano, oltre agli amati assessori, molte figure in organico e dove non si lesinano consulenze e convenzioni varie.
Ma a cosa servono questi assessorati?
A niente, perché sono invasivi con la loro discrezionalità e bloccano o soffocano le iniziative spontanee della gente e dell’associazionismo.
Nessun assessore al mondo può decidere, con soldi che non sono suoi, cosa scegliere per la cultura.
Nei piccoli Comuni bastano le pro-loco e nei grandi Comuni basta un banale coordinamento delle esistenti iniziative culturali che nascono dalla creatività degli italiani presente nei territori.
Abolire quindi gli assessorati alla cultura, risparmiare un treno di soldi e magari trovare un lavoro agli assessori alla cultura.
Domenico Nucci

2 COMMENTS

  1. Sono andato ad ascoltare uno storico che parlava del Vasari in un comune di poco meno di 10.000 abitanti dove,portando il saluto della giunta, l’assessore alla cultura che poi ho saputo essere un portalettere, ha scambiato le “vite” con la vita di questo grande aretino.Un esempio per dire che l’avvocato non solo ha ragione, ma certi assessori alla cultura sono addirittura “inculturati”.

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